News Solare Fotovoltaico e Risparmio Energetico in Toscana

Mappa solare italiana fotovoltaica

La resa di un impianto fotovoltaico in Italia e in Toscana dipende strettamente dalla regione geografica in cui esso è installato. In questo sito potrai prendere visione di tutte le rese degli impianti fotovoltaici in Toscana, per Provincia, Comune e per molte località della Toscana. In questo articolo troverai invece informazione sulle rese medie degli impianti fotovoltaici sul territorio italiano.

Impianti_fotovoltaici_toscana_mappa_solare_italiana

L'energia solare che raggiunge in un anno la superficie terrestre, alle latitudini ditaliane, varia da 1.150 KWh/mq anno per le zone alpine ai 1.750 KWh/mq anno per zone meridionali della Sicilia e della costa occidentale della Sardegna.

Questo significa che un lo stesso impianto fotovoltaico installato al nord Italia ha una resa diversa in termini di energia elettrica rispetto allo stesso impianto fotovoltaico installato al sud Italia.

Qui di seguto potete osservare la distribuzione geografica della resa di un impianto fotovoltaico da 1 kWp in termini di energia elettrca prodotta in un anno (kWh). Le zone in rosso rappresentano le regioni geografiche dove è più alto l'irraggiamento solare e conseguentemente la resa del vostro impianto fotovoltaico.

La resa media di un modulo fotovoltaico è circa 14%, per cui la capacità produttiva di media italiana di energia elettrica è di circa 200 kWh/anno.

La produzione elettrica annua di un impianto fotovoltaico dipende da diversi fattori: radiazione solare incidente sul sito d’installazione; orientamento ed inclinazione della superficie dei moduli; assenza/presenza di ombreggiamenti; prestazioni tecniche dei componenti dell’impianto (moduli, inverter ed altre apparecchiature).

Prendendo come riferimento un impianto da 1 kW di potenza nominale, con orientamento ed inclinazione ottimali ed assenza di ombreggiamento, non dotato di dispositivo di “inseguimento” del sole, in Italia è possibile stimare le seguenti producibilità annue massime: regioni settentrionali 1.000 – 1.100 kWh/anno regioni centrali 1.200 – 1.300 kWh/anno regioni meridionali 1.400 – 1.500 kWh/anno.

Il consumo medio di una famiglia italiana (media nazionale) è di 4.410 kWh/anno.

Questo significa che la richiesta di una famiglia media verrebbe soddisfatta utilizzando un impianto di potenza pari a circa 3,3 KWp per una superficie impegnata, al massimo, di circa 24 mq, che possono ridursi utilizzando moduli ad alto potenziale.

Quindi un impianto fotovoltaico conviene in particolare se installato al centro sud Italia e nelle Isole.

Installare con noi un impianto fotovoltaico significa proggettarlo ed installarlo secondo le regole dettate dalla nostra profonda conoscenza dei parametri solari in ogni regione d'Italia. Per anni infatti abbiamo misurato la radiazione solare in tutte le condizioni possibili e oggi applichiamo le nostre conoscenze alla tecnologia fotovoltaica avvalendoci di soli tecnici laureati con dottorato.  Affiancare conoscenza approfondita della radiazione solare, dell'elettronica e dell'elettrotecnica e contemporaneamente scegliere la qualità degli impianti è la formula giusta per ottenere il massimo guadagno in termini di resa economica e energetica per gli impianti fotovoltaici.  Quindi, se vuoi installare un impianto fotovoltaico affidati a chi è veramente competente nella scienza della radiazione solare, dell'elettronica, dell'elettrotecnica e del fotovoltaico e richiedici un preventivo per il tuo impianto.

 


 

Regimi di vendita integrale e parziale

Si ricorda che in regime di vendita di energia si accede contemporaneamente sia all'incentivo che alla vendita di energia al GSE (o ad altri)!!!!

Il regime di vendita di energia può essere distinta in due differenti modalità: vendita integrale e vendita parziale. Nel primo caso tutta l'energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico viene venduta al gestore. Nel secondo caso l'energia non consumata (scambio parziale, autoconsumo) viene venduta al gestore. Questo secondo regime può essere un valido metodo per le piccole e medie imprese e per i privati che vogliono installare un impianto fotovoltaico dalla produzione annua di energia elettrica maggiore dell' energia elettrica consumata annualmente. 

 

impianti_fotovoltaici_in_autoconsumo_piu_vendita_vendita_parziale impianti_fotovoltaici_toscana_regime_di_vendita_integrale
Vendita parziale di energia prodotta: autoconsumo+vendita Vendita totale di energia

 

Per la vendita dell’energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico si possono utilizzare due diverse modalità: vendita indiretta, mediante la stipula di una convenzione di ritiro dedicato con il GSE, o la vendita diretta, attraverso la vendita in borsa o a un grossista tramite un “contratto bilaterale”.
Vediamo la prima delle due: la vendita indiretta, o ritiro dedicato, ovvero quella tramite la convezione col GSE (il Gestore dei Servizi Energetici). Impianti fotovoltaici a siena

In regime di ritiro dedicato il GSE è l’ente che acquista da te l’energia non autoconsumata prodotta dal tuo impianto fotovoltaico, a prescindere dalla rete alla quale è connessa la tua installazione fotovoltaica (se intendi aderire al regime di “ritiro dedicato” devi presentare l’apposita domanda sottoscrivendo la convenzione col GSE, scaricabile dal sito nella sezione “ritiro dedicato”).

A quanto ammontano i proventi derivanti da questo tipo di vendita al GSE?
Il prezzo per la vendita dell’energia elettrica da te prodotta, e immessa nella rete, corrisponde al prezzo di mercato relativo alla zona in cui è installato il tuo impianto; il prezzo può variare, ma il GSE riconosce un “minimo garantito” stabilito e aggiornato periodicamente dall’AEEG. Il prezzo minimo garantito è una soglia al di sotto della quale il riconoscimento economico da parte del GSE non scende. Attualmente il prezzo minimo garantito è attivo ma nel 2012 il prezzo minimo garantito non sarà compatibile con la tariffa incentivante.
Solo a titolo esemplificativo: per impianti che avranno immesso in rete in un anno fino a500.000 kWh il corrispettivo minimo pagato dal gse sarà di circa 100 €/MWh, per quelli che avranno prodotto da 500.000 kWh fino a 1.000.000 kWh annui verrà pagato circa 85 €/MWh e per gli impianti da 1.000.000 di kWh fino a 2.000.000 di kWh annui il prezzo minimo garantito è di circa 75 €/MWh.
I prezzi minimi garantiti vengono riconosciuti dal GSE limitatamente ai primi 2 milioni di kWh/anno di energia elettrica immessa in rete. Se alla fine dell’anno solare il prezzo minimo garantito è inferiore al prezzo di mercato, il GSE ti riconosce un conguaglio.

In definitiva il ritiro dedicato, ovvero la vendita indiretta di energia elettrica immessa in rete dall’ impianto fotovoltaico, è in genere quello consigliabile per chi volesse cimentarsi nella produzione e nella vendita di questa energia pulita. Rispetto alla “vendita diretta” questo sistema risulta più gestibile sia per la relativa semplicità gestionale che per la garanzia di redditività attraverso i prezzi minimi garantiti (rispetto ai prezzi di mercato).

Vediamo qui cosa è e cosa comporta la vendita diretta.
Secondo il decreto del Conto Energia, i possessori di impianti solari fotovoltaici possono, in alternativa alla vendita di energia con ritiro dedicato, scegliere di vendere direttamente l’ energia in borsa (o ad un grossista) previa l’ iscrizione al mercato dell’energia elettrica.
Per essere ammesso al mercato gestito dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), bisogna sottoporre al GME la domanda di ammissione, sottoscrivendo un contratto di adesione, e pagare una quota di accesso comprendente una tariffa fissa annua ed un corrispettivo per ogni MWh venduto. Per il 2010 i corrispettivi per l’accesso e la partecipazione al mercato elettrico sono stabiliti in: una quota di accesso di 7.500 Euro più una “tariffa” fissa annua di 10 mila Euro più un corrispettivo per ogni transazione scaglionato in base alla quantità di energia elettrica fotovoltaica ceduta (si va da 0,02 a 0,04 Euro per Mwh venduto).

In alternativa il soggetto detentore dell’impianto fotovoltaico può decidere di vendere l’ energia prodotta ad un grossista di energia elettrica attraverso un contratto bilaterale e ad un prezzo di vendita direttamente con lui concordato.
Questa modalità di vendita diretta è, in genere, utilizzata per poter vendere sul mercato le produzioni energetiche fotovoltaiche prodotte da impianti fotovoltaici di grande taglia (o centrali elettriche).

 

 


 

 
impianti_fotovoltaici_in_regime_di_scambio_sul_posto

 

E' sicuro che per tutti gli impianti fotovoltaici di piccola ptenza (minore di 50 kWp) sia per aziende che per privati, lo scambio sul posto è il regime di "vendita di energia" più conveniente. Con lo scambio sul posto, l’impianto fotovoltaico lavora in regime di interscambiocon la rete elettrica locale, permettendoti di avere il rimborso della bolletta elettrica e il contributo del GSE sulla base del giorno in cui il tuo impianto è stato messo in rete (NB: RISPARMIO BOLLETTA+INCENTIVO GSE)

Vediamo qui le novità del regime scambio sul posto in relazione in particolare alla bolletta elettrica

Non si scambia più l’energia ma si immette e, per quanto immesso, si riceve un contributo in conto scambio. Contemporaneamente si acquista l’energia dal Gestore.

Il rimborso del GSE è pari al valore minimo tra il valore attribuito all’energia immessa e quello pagato al gestore per l’acquisto dell’energia.

Al termine di ciascun anno si effettua il conguaglio facendo la differenza tra le immissioni e i prelievi di energia dalla rete.

> Se il saldo è negativo verrà addebitato in bolletta;
> se il saldo è positivo il credito di energia resterà valido per sempre.

Questa soluzione è particolarmente vantaggiosa se l’impianto è dimensionato in modo tale da produrre un quantitativo di energia elettrica minore o uguale all’energia elettrica consumata.

Grazie alla nuova Delibera ARG/elt 74/08 lo scambio sul posto è possibile per impianti fotovoltaici fino ad un massimo di 200 kWp.

A chi conviene?
Lo scambio sul posto o net-metering conviene in particolare:
- ai privati (prima casa) 
- alle piccole-medie aziende

Quando conviene?
L’adozione dello scambio sul posto, o net-metering, conviene quando l’energia elettrica che può produrre l’impianto fotovoltaico (in funzione degli spazi e dell’orientamento dell’edificio) è inferiore o uguale a quella consumata dall’utenza.

Mentre con la precedente versione dello scambio sul posto si utilizzava la corrente elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico per alimentare le utenze elettriche di casa o dell’azienda, riducendo sensibilmente o addirittura azzerando la bolletta energetica, con l’attuale meccanismo é possibile utilizzare l’energia istantaneamente prodotta dal fotovoltaico chiedendo alla rete solo quella necessaria per soddisfare i fabbisogni negli orari diversi da quelli della produzione. La bolletta si ridurrà, ma non è detto che si  azzeri come succedeva prima (quantomeno non in tempo reale ma solo successivamente ai pagamenti già effettuati: il rimborso del GSE è infatti successivo al pagamento delle bollette).

E’ compatibile con la vendita dell’energia?
No, non è ammessa la vendita dell’energia in esubero ma solo il credito in bolletta valido per sempre.

L’adesione al meccanismo dello scambio sul posto costa annualmente 30 euro che verranno versati al GSE per la gestione della pratica.

Secondo quanto riportato nella nuova circolare dell’agenzia delle entrate relativa al trattamento fiscale del contributo in conto scambio di cui alla Delibera AEEG N.74/2008:

1. Per impianti fotovoltaici fino ai 20 kWp (situati sul tetto dell’abitazione/area di pertinenza dell’abitazione del produttore) il contributo non assume rilevanza fiscale.

2. Per impianti superiori ai 20 kWp (situati sul tetto dell’abitazione/area di pertinenza dell’abitazione del produttore) il contributo è rilevante sia ai fini IVA sia ai fini delle imposte dirette.

E’ però importante segnalare che, a prescindere dalla taglia di impianto (quindi anche inferiore ai 20 kWp), se l’impianto per sua collocazione non è posto al servizio dell’abitazione (quindi situato in un’area separata/non di pertinenza dell’abitazione stessa) il contributo in conto di scambio risulta essere rilevante sia ai fini dell’IVA sia che delle imposte dirette.

Ci sono però dei casi specifici per i quali il contributo in conto scambio risulta esseresempre rilevante ai fini dell’IVA e delle imposte dirette:
a) In caso di produttore imprenditore  - soggetto passivo di IRES
b) in caso di produttore – lavoratore autonomo. In questo caso il professionista è tenuto a tenere una contabilità separata per la produzione – cessione di energia e per la propria attività.

Per calcolare il risparmio si moltiplica la produzione dell’impianto fotovoltaico per il costo dell’energia elettrica. Il costo dell’energia elettrica per gli impianti di piccole-medie dimensioni (utenze residenziali e piccole aziende) si aggira intorno a 0,18 – 0,20 €/kWh e si prevede un ulteriore aumento nei prossimi anni in relazione all’esaurimento progressivo delle fonti fossili (petrolio, gas e carbone) .

Es: un impianto fotovoltaico da 2 kWp installato nel centro Italia (irraggiamento medio: 1300 kWh/anno) ha una produzione stimata di 2.700 kWh/anno. Moltiplicando 2.700 kWh/anno per il costo dell’energia elettrica di 0,20 € avremo un risparmio sulla bolletta annua pari a 540 euro.

Lo Scambio sul Posto, è un meccanismo che consente di immettere in rete l'energia elettrica prodotta ma non immediatamente autoconsumata, per poi prelevarla in un momento successivo per soddisfare i propri consumi. 
La sua principale caratteristica è quella di non vincolare l’utente ad utilizzare l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico solo ed esclusivamente nel momento in cui questa viene prodotta dall’impianto stesso, cioè di giorno o nei periodi più assolati dell’anno quando è maggiore l’irraggiamento solare captato dai pannelli fotovoltaici.Se l’impianto produce energia elettrica si utilizzerà quest’ultima per i consumi. Per i consumi che avvengono di notte o in giornate non produttive si utilizzerà la connessione alla rete già presente.

L’utente rimane comunque connesso alla rete elettrica, consuma l’energia che serve quando serve, a prescindere dalla produzione dell’impianto fotovoltaico, senza alcuna differenza con quello che avveniva prima dell’installazione dell’impianto fotovoltaico.Il GSE (dal 1 Gennaio 2009) tiene conto dell’energia prodotta in eccesso e immessa in rete, e RIMBORSA i consumi avvenuti in assenza di produzione fotovoltaica, con il limite della quantità di energia prodotta in eccesso (Contributo in Conto Scambio).Per effettuare le misurazioni che sono necessarie perché il meccanismo funzioni, si deve sostituire il contatore esistente con uno bidirezionale, che cioè effettua la misurazione dell’energia elettrica sia in entrata che in uscita (Contatore 1).In entrata, il contatore conteggerà il prelievo di energia elettrica dalla rete, ovviamente al netto dei consumi alimentati dall’impianto fotovoltaico.In uscita, il contatore conteggerà la produzione dell’impianto fotovoltaico che non viene consumata e quindi immessa in rete.Serve però un altro contatore (2), che serve per misurare la quantità TOTALE di energia elettrica prodotta dall’impianto, perché è su questa quantità che viene calcolato l’importo erogato dal GSE a titolo di incentivo (kWh prodotti x Tariffa incentivante).Riassumendo, le componenti di ricavo (effettivo e figurativo) per un impianto connesso secondo la modalità “Scambio sul posto” sono:

1) Incentivi, calcolati sull’intera produzione fotovoltaica

2) Rimborso per la quota di energia consumata, non eccedente la quantità di energia immessa in rete

3) Risparmio ottenuto autoconsumando direttamente energia prodotta.

Esempi:

Esempio 1 - Produzione superiore ai consumi da rete

I contatori segnano:
Produzione totale: 10.000 kWh
Consumo effettivo al contatore del distributore: 4.000 kWh
Energia immessa in rete: 6.000 kWh
Riporto periodo precedente: 0 kWh

Di conseguenza:
Energia autoconsumata direttamente: 4.000 kWh (10.000 - 6.000)
Consumi totali di energia: 4.000 prelevati dalla rete + 4.000 autoconsumati = 8.000 kWh

Energia pagata in bolletta: 4.000 kWh 
Energia rimborsata dal GSE in conto scambio: 4.000 kWh (fino quindi alla quantità di energia prelevata dalla rete)
Energia pagata effettivamente: 0 kWh
Riporto per il periodo successivo: 2.000 kWh (6.000 kWh immessi in rete - 4.000 rimborso GSE)

Esempio 2 - Produzione inferiore ai consumi da rete

I contatori segnano:
Produzione totale: 5.000 kWh
Consumo effettivo al contatore del distributore: 6.000 kWh
Energia immessa in rete: 2.000 kWh
Riporto periodo precedente: 0 kWh

Di conseguenza:
Energia autoconsumata direttamente: 3.000 kWh (5.000 - 2.000)
Consumi totali di energia: 6.000 prelevati dalla rete + 3.000 autoconsumati = 9.000 kWh

Energia pagata in bolletta: 6.000 kWh 
Energia rimborsata dal GSE in conto scambio: 2.000 kWh (fino quindi alla quantità di energia immessa in rete)
Energia pagata effettivamente: 4.000 kWh
Energia da riportare nel periodo successivo: 0 kWh

Esempio 3 - Produzione superiore ai consumi da rete, con riporto precedente

I contatori segnano:
Produzione totale: 10.000 kWh
Consumo effettivo al contatore del distributore: 7.000 kWh
Energia immessa in rete: 6.000 kWh
Riporto periodo precedente: 1.000 kWh

Di conseguenza:
Energia autoconsumata direttamente: 4.000 kWh (10.000 - 6.000)
Consumi totali di energia: 7.000 prelevati dalla rete + 4.000 autoconsumati = 11.000 kWh
Energia pagata in bolletta: 7.000 kWh 
Energia rimborsata dal GSE in conto scambio: 7.000 kWh (fino quindi alla quantità di energia immessa in rete = 6.000, + 1.000 riporto periodo precedente)
Energia pagata effettivamente: 0 kWh
Riporto periodo successivo: 0 kWh
Il Decreto Ministeriale emanato il 19/12/08 prevede la possibilità di usufruire dello Scambio sul Posto per impianti alimentati da fonti rinnovabili fino a 200 kW, connessi in data successiva al 31/12/2007, e non più solo fino a 20 kW come era in precedenza.
Con la Delibera 9 dicembre 2009 - ARG/elt 186/09 - l'AEEG ha modificato il “Testo integrato delle modalità e delle condizioni tecnico-economiche per lo scambio sul posto” (ARG/elt 74/08), in vigore dal 1 gennaio 2009. La modifica più rilevante, che impatta tutti gli utenti dello Scambio sul Posto, è quella che prevede la possibilità di richiedere al GSE il rimborso monetario delle eccedenze di produzione rispetto ai consumi, su base annuale. In precedenza, le eccedenze di produzione venivano accantonate e, se non utilizzate nei tre anni successivi, perdute.

Dato che l’impianto ha una durata molto lunga, si dovranno tenere in considerazione eventuali ipotesi di incremento dei consumi, e dimensionare di conseguenza l’impianto.

Nei vantaggi derivanti è da tenere in considerazione favorevolmente che il prezzo dell'energia non rimarrà costante e il suo incremento, molto verosimilmente, sarà maggiore dell’inflazione. Basti solo pensare che l’aumento medio dei prezzi al consumo per “abitazione, acqua, elettricità e combustibili” dal 2003 al 2008 è stato del 4,7% annuo (dati ISTAT).


Quarto conto energia in sintesi

In questo articolo potrai leggere una sintesi completa del quarto conto energia e delle opportunità che esso offre.

Gli incentivi agli impianti fotovoltaici vengono ridotti in modo progressivo e le tariffe incentivanti variano in funzione della taglia di impianto fotovoltaico, a partire dal 1 giugno 2011 fino al 31 dicembre 2012; poi dal 2013 la tariffa risulta allineata con i valori europei (allegato 5 del Decreto, tabelle 1, 2, 3, 4). (guarda Tabella 1Tabella 2,Tabella 3Tabella 4Tabella 5)


- vengono definiti i “piccoli impianti fotovoltaici” ossia: a) gli impianti fotovoltaici realizzati su edifici che hanno una potenza non superiore a 1000 kW, b) gli altri impianti fotovoltaici con potenza non superiore a 200 kW operanti in regime di scambio sul posto, c) nonché gli impianti fotovoltaici di potenza qualsiasi realizzati su edifici ed aree delle Amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n.165 del 2001.


- I grandi impianti fotovoltaici sono tutti quelli che non rientrano nella definizione di piccoli impianti fotovoltaici.

- I grandi impianti fotovoltaici che entrano in esercizio entro il 31 agosto 2011 accedono direttamente alle tariffe incentivanti, fatto salvo l’onere di comunicazione al GSE dell’avvenuta entrata in esercizio entro 15 giorni solari dalla stessa.

- Per il 2011 e 2012 i soggetti responsabili dei grandi impianti fotovoltaici dovranno richiedere al GSE l’iscrizione all’apposito registro informatico. Per il 2011 le richieste di iscrizione al registro devono pervenire al GSE dal 20 maggio al 30 giugno 2011, salvo riapertura del registro.

- Per gli inverter degli impianti solari fotovoltaici che entreranno in funzione dopo il 31 dicembre 2012  devono essere dotati di alcune accortezze e servizi tali da tener conto delle esigenze della rete elettrica, in particolare deve essere consentita ladisconnessione dalla rete a seguito di un comando da remoto,  devono limitare la potenza immessa in rete (per ridurre le variazioni di tensione della rete).

- Per gli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio dopo un anno dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 28 del 2011, in aggiunta alla documentazione prevista per gli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio prima della medesima data, il soggetto responsabile è tenuto a trasmettere al GSE, ai sensi dell’allegato 2, comma 4, lettera b), del medesimo decreto legislativo, certificato rilasciato dal produttore dei moduli fotovoltaici, con il quale viene attestato che i moduli fotovoltaici utilizzati godono per almeno dieci anni di garanzia di prodotto contro il difetto di fabbricazione.

- Per gli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio successivamente al 30 giugno 2012, il soggetto responsabile è tenuto a trasmettere al GSE, oltre alla documentazione prevista per gli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio prima della medesima data, il certificato rilasciato dal produttore dei moduli fotovoltaici, attestante l’adesione dello stesso a un sistema o consorzio europeo che garantisca, a cura del medesimo produttore, il riciclo dei moduli fotovoltaici utilizzati al termine della vita utile dei moduli

- Sono previsti dei premi per realizzazione di impianti fotovoltaici abbinati all’uso efficiente dell’energia, in particolare quando si accoppiano ad interventi sull’involucro edilizio atti a contenere le dispersioni termiche e al miglioramento degli indici di prestazione energetica estiva ed invernale (art. 13 del Decreto);

- Sono previsti dei premi (art. 14) per specifiche tipologie ed applicazioni di impianti fotovoltaici:

Del 5% se ubicati in zone urbanistiche industriali, miniere, cave, discariche esaurite o aree di pertinenza di discariche o siti contaminati (come definiti dall’articolo 240 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni).

Del 5% per piccoli impianti fotovoltaici realizzati in comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti.

Di 5 centesimi di euro per kWh in caso di impianti fotovoltaici che sostituirannocoperture in eternit.

Del  10% per gli impianti con un costo di investimento, per quanto riguarda i componenti diversi dal lavoro, che sia almeno per il 60% riconducibile ad unaproduzione realizzata all'interno dell'UE o impianti made in Italy;

Obiettivo complessivo del 4° Conto Energia è pari a circa 23.000 MW al 2016, corrispondente ad un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi stimabile tra 6 e 7 miliardi di euro.

- Per i grandi impianti fotovoltaici (ovvero tutti gli impianti che non rispondono alla definizione di “piccoli” riportata sopra), invece, dal 1° giugno 2011 al 31 dicembre 2012 gli incentivi attesi sono pari a circa 580 milioni di € con una potenza installabile di2.690 MW.

- Gli impianti fotovoltaici i cui moduli costituiscono elementi costruttivi di pergole, serre, barriere acustiche, tettoie e pensiline hanno diritto a una tariffa pari alla media aritmetica fra la tariffa spettante per “impianti fotovoltaici realizzati su edifici” e la tariffa spettante per “altri impianti fotovoltaici”. Al fine di garantire la coltivazione sottostante, le serre a seguito dell’intervento devono presentare un rapporto tra la proiezione al suolo della superficie totale dei moduli fotovoltaici installati sulla serra e della superficie totale della copertura della serra stessa non superiore al 50%. Ai soli fini di cui al presente decreto, i fabbricati rurali sono equiparati agli edifici, sempre che accatastati prima della data di entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico.



Impianti fotovoltaici grid connected

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Gli impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica nazionale (grid connected) sono realizzati con il fine di immettere in rete la produzione elettrica risultante dal loro impianto fotovoltaico, opportunamente convertita in corrente alternata e sincronizzata a quella della rete nazionale. I principali componenti di un impianto fotovoltaico connesso alla rete elettrica nazionale sono il campo fotovoltaico, che raccoglie l’energia solare trasformandola in energia elettrica mediante i moduli fotovoltaici, uno o più inverter che stabilizzano la corrente elettrica proveniente dai moduli e la convertono in corrente alternata pronta per essere immessa in rete, quadri di protezione e controllo realizzati in base alle norme vigenti, cavi di connessione (resistenti ai raggi UV e ad alte temperature). Gli impianti connessi alla rete sono gli unici che hanno la possibilità di usufruire di incentivi pubblici dedicati (GSE).


Incentivi GSE 2012

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....Molto spesso accade che la cattiva informazione faccia pensare che le tariffe incentivanti per la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici non siano più attive. Niente di più falso, gli incentivi GSE ci sono anche nel 2012 e rendono l'installazione di un impianto fotovoltaico in Toscana uno dei migliori investimenti che si possono effettuare.

Infatti, possono beneficiare a seguito dell'installazione di un impianto fotovoltaico, delle tariffe incentivanti GSE i seguenti soggetti:

a) le persone fisiche;
b) le persone giuridiche;
c) i soggetti pubblici;
d) i condomini di unità immobiliari ovvero di edifici.

Gli incentivi GSE per gli impianti fotovoltaici, secondo quanto deciso nel quarto conto energia, decrescevano nel 2011 con cadenza mensile. Tutti i tipi di impianti fotovotaici sia essi su tetto che su altri supporti (terra, pergola, etc) avevano il loro incentivo basato sulla potenza di picco installata e il mese in cui venivano connessi al gestore della rete elettrica.

Nel 2012 (PRIMO SEMESTRE) gli incentivi GSE 2012 per il fotovoltaico sono:

Per chi installa un impianto fotovoltaico su edifici con potenze di picco comprese tra 1-3 kWp percepirà un incentivo pari a 0,274 €/kWh.

Questo si traduce in un corrispettivo annuale (considerando come 1300 kWh/kWp la produzione media di un impianto fotovoltaico da 1 kWp) per un impianto da 2,99 kWp di:

1300 x 0,274 x 2,99 = 1.065 € per anno

per cui in 20 anni si otterrà

1.065 x 20 = 21.300 €

Oltre il risparmio in bolletta (80%).


Per chi installa un impianto fotovoltaico su edificio con potenze di picco comprese tra 3-20 kWp percepirà un incentivo pari a 0,247 €/kWh.

Questo si traduce in un corrispettivo annuale (considerando come 1300 kWh/kWp la produzione media di un impianto fotovoltaico da 1 kWp) per un impianto da 10 kWp di:

1300 x 0,247 x 10 = 3211 € per anno

per cui in 20 anni si otterrà

3.211 x 20 = 64.220 €

Oltre il risparmio in bolletta

e/o la vendita di energia elettrica a circa 0,07 €/kWh.


Per chi installa un impianto fotovoltaico su edificio con potenze di picco comprese tra 20-200 kWp percepirà un incentivo pari a 0,233 €/kWh.

Questo si traduce in un corrispettivo annuale (considerando come 1300 kWh/kWp la produzione media di un impianto fotovoltaico da 1 kWp) per un impianto da 100 kWp di:

1300 x 0,233 x 100 = 30.290 € per anno

per cui in 20 anni si otterrà

30.290 x 20 = 605.800 €

Oltre il risparmio in bolletta e/o la vendita di energia elettrica a circa 0,07 €/kWh.


Per chi installa un impianto fotovoltaico NON su edificio (ad esempio a terra) (con l'esclusione delle pensiline e pergole che godono di un incentivo medio tra quello su edificio e quello a terra) con potenze di picco comprese tra 1-3 kWp percepirà un incentivo pari a 0,240 €/kWh.

Questo si traduce in un corrispettivo annuale (considerando come 1300 kWh/kWp la produzione media di un impianto fotovoltaico da 1 kWp) per un impianto da 2,99 kWp di:

1300 x 0,240 x 2,99 = 932 € per anno

per cui in 20 anni si otterrà

932 x 20 = 18.640 €

Oltre il risparmio in bolletta.


Per chi installa un impianto fotovoltaico NON su edificio (ad esempio a terra) (con l'esclusione delle pensiline e pergole che godono di un incentivo medio tra quello su edificio e quello a terra) con potenze di picco comprese tra 3-20 kWp percepirà un incentivo pari a 0,219 €/kWh.

Questo si traduce in un corrispettivo annuale (considerando come 1300 kWh/kWp la produzione media di un impianto fotovoltaico da 1 kWp) per un impianto da 10 kWp di:

1300 x 0,219 x 10 = 2.847 € per anno

per cui in 20 anni si otterrà

2.847 x 20 = 56.940 €

Oltre il risparmio in bolletta.


Per chi installa un impianto fotovoltaico NON su edificio (ad esempio a terra) (con l'esclusione delle pensiline e pergole che godono di un incentivo medio tra quello su edificio e quello a terra) con potenze di picco comprese tra 20-200 kWp percepirà un incentivo pari a 0.206 €/kWh.

Questo si traduce in un corrispettivo annuale (considerando come 1300 kWh/kWp la produzione media di un impianto fotovoltaico da 1 kWp) per un impianto da 100 kWp di:

1300 x 0.206 x 100 = 26.780 € per anno

per cui in 20 anni si otterrà

26.780 x 20 = 535.600 €

Oltre il risparmio in bolletta e/o la vendita di energia elettrica a circa 0,07 €/kWh.


In qualunque caso gli incentivi GSE potranno essere maggiorati:

1) del 10% se si installano impianti fotovoltaici il cui 60% del loro valore è composto da impiantistica europea (made in Italy).

2) del 5% per gli impianti fotovoltaici qualora i medesimi impianti impianti siano ubicati in zone classificate alla data di entrata in vigore del presente decreto dal pertinente strumento urbanistico come industriali, miniere, cave o discariche esaurite, area di pertinenza di discariche o di siti contaminati.

3) del 5% per i piccoli impianti fotovoltaicirealizzati da comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti sulla base dell’ultimo censimento Istat effettuato prima della data di entrata in esercizio dei medesimi impianti, dei quali i predetti comuni siano soggetti responsabili;

4) di 5 centesimi di euro/kWh per gli impianti fotovoltaici installati in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto

(NB: le maggiorazioni non sono cumulabili)

E' bene tenere conto che se oggi scegli il tuo impianto fotovoltaico devi sempre considerare almeno due mesi per il completamento di tutti gli iter burocratici.

Un ulteriore vantaggio rappresentato dall'installazione di un impianto fotovoltaico consiste nella possibilità di scegliere la formula "Scambio sul Posto". In questo modo, indipendentemente da quando consumi o quando produci energia elettrica, il tuo gestore non ti farà pagare (tramite rimborso e per tutta la vita dell'impianto) l'energia consumata, sostanzialmente, nella misura di quanto ne hai prodotta e riversata nella rete.

Ti ricordiamo che l'incentivo in denaro ed il rimborso bolletta si sommano, sono due vantaggi economici distinti a tuo favore!!!!

Noi possiamo assicurarti, dalla cantierabilità dell'opera, che in massimo un mese (per tutte le taglie di impianto fotovoltaico) avrai il tuo impianto fotovoltaico pronto per essere allacciato alla rete elettrica nazionale.

Quindi, dati gli aspetti burocratici di cui ci occupiamo direttamente noi, e per il fatto che gli incentivi, in tutti i casi, decrescono con il tempo, ItaliaFotovoltaica ti consiglia, nel caso tu abbia fatto la scelta di investire su un impianto fotovoltaico, di affrettarti nell'acquistare il tuo futuro impianto fotovoltaico e prendere in seria considerazione le nostre soluzioni che sono all'avanguardia per quanto riguarda tecnica e sicurezza. Se quindi vuoi approfittare di questa opportunità di guadagno oppure vuoi richiedere un preventivo ti consigliamo di farlo al più presto. Saremo in grado di darti tutte le risposte alle tue domande e di farti avere il massimo dal tuo impianto fotovoltaico. Infatti ti assicuriamo la nostra assistenza post vendita per tutta la durata dell'impianto fotovoltaico. 

Per fare ciò ti basta compilare il Form sottostante

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Novità fotovoltaico SunPower in Toscana

SunPower 2016-2017 Novità in vista, prezzi più convenienti per i moduli SunPower

SunPower 2016-2017 Novità in vista, prezzi più convenienti per i moduli SunPower

 

Il quarto trimestre del 2016 sarà caratterizzato dalla diminuzione dei prezzi dei di alcuni moduli Sunpower, mantenedo la garanzia di 25 anni sui difetti di fabbrica e la qualità del prodotto. Inoltre sono stati introdutti i nuovi moduli X22 da 360 Watt e i moduli P17 da 340 Watt. Questi ultimi godono del MIGLIOR PREZZO SUNPOWER che puoi trovare da NOI.

Quidni diviene massimamente convenienti affidarsi. per l'impianto fotovoltaico in Toscana, al brand Lightland-SunPower:

1) Fotovoltaico SICURO

2) GARANZIE

3) QUALITA delle INSTALLAZIONI

5) POST VENDITA EFFICACE

LIGHTLAND

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